Snam e RINA insieme per accelerare lo sviluppo dell’idrogeno
Accordo per avviare test sulle infrastrutture e sperimentare nuove tecnologie
Snam, una delle maggiori aziende di infrastrutture energetiche al mondo, e RINA, primario player
globale attivo nel campo dei servizi di testing, ispezione, certificazione e consulenza
ingegneristica, hanno sottoscritto un Memorandum of Understanding per avviare una collaborazione
nel settore dell’idrogeno, al fine di realizzarne l’ampio potenziale come vettore energetico
fondamentale per la lotta ai cambiamenti climatici e la decarbonizzazione delle industrie.
L’accordo è stato firmato da Marco Alverà, Amministratore Delegato di Snam, e Ugo Salerno,
Amministratore Delegato di RINA.
Le due società costituiscono un gruppo di lavoro congiunto per studiare e sviluppare test
sulla compatibilità con l’idrogeno di bruciatori industriali e di altre apparecchiature già in
esercizio e per avviare sperimentazioni, analisi e scouting tecnologico in vari ambiti riguardanti
l’idrogeno: dalla produzione, allo stoccaggio e alla distribuzione.
“Con questo accordo – dichiara l’Amministratore Delegato di Snam Marco Alverà – uniamo le
competenze di Snam e quelle di RINA per accelerare l’introduzione dell’idrogeno come nuovo vettore
pulito per il sistema energetico e dare ulteriore slancio alla creazione di una filiera italiana. L’
utilizzo di idrogeno verde nelle infrastrutture esistenti avrà un ruolo decisivo per abilitare la
transizione energetica e raggiungere gli obiettivi climatici, creando al tempo stesso nuove
occasioni di sviluppo economico, ora più che mai fondamentali. L’Italia e le sue aziende possono
essere tra i leader internazionali in questo percorso”.
“Siamo orgogliosi di poter collaborare con Snam per il progresso sostenibile del settore
energetico – afferma Ugo Salerno, Amministratore Delegato di RINA –. Sono convinto che l’idrogeno
rappresenti in questo momento una delle migliori opzioni per ridurre le emissioni di anidride
carbonica nel pianeta. Metteremo a disposizione di Snam le nostre competenze di ricerca e di
certificazione dei materiali compatibili con l’idrogeno e tutto il nostro know-how nell’ambito
delle analisi, degli studi e dei test per lo stoccaggio. Con questo accordo Snam e RINA scelgono di
impegnarsi sin da ora per il comune obiettivo di contribuire concretamente al contenimento del
riscaldamento globale”.
L’introduzione di idrogeno nelle reti energetiche può rappresentare il primo passo per la
diffusione e lo sviluppo di idrogeno verde da fonti rinnovabili, abbattendone i costi. L’idrogeno
verde generato tramite elettrolisi dell’acqua, processo che avviene senza emissioni di CO2, ha
infatti il vantaggio di poter sfruttare le capillari infrastrutture gas esistenti. A questo
proposito, nel 2019, Snam ha avviato con successo, come prima azienda in Europa, test di immissione
di idrogeno nella propria rete di trasmissione con percentuali in volume fino al 10%.
RINA, unica nel panorama italiano, vanta competenze ingegneristiche specifiche per supportare
le industrie nella transizione verso un più esteso utilizzo dell’idrogeno. In particolare, possiede
con l’Università della Calabria, il primo laboratorio in Italia (uno tra i pochissimi al mondo)
capace di eseguire test ad altissima pressione (fino a 1000 bar) per lo stoccaggio di gas tra i
quali l’idrogeno.
Secondo un recente studio (Hydrogen Challenge: The potential of hydrogen in Italy)
commissionato da Snam, l’idrogeno potrebbe arrivare a coprire quasi un quarto (23%) della domanda
nazionale di energia entro il 2050 in uno scenario di profonda decarbonizzazione.
14 aprile 2020 - 16:22 CEST