L’attività di stoccaggio
Il ciclo annuale di stoccaggio si realizza attraverso due fasi operative distinte: la fase di iniezione del gas nel giacimento e la successiva fase di erogazione.
La pratica dello stoccaggio del gas naturale è un processo industriale, realizzato per la prima volta in Nord-America quasi un secolo fa e ormai consolidato da tempo a livello internazionale, che consente di far fronte allo squilibrio stagionale che si registra tra la domanda e l’offerta di gas, dovuto agli andamenti diversificati tra fornitura e consumi. Infatti, mentre l'offerta di gas naturale, alimentata per il 90% dalle importazioni dall’estero, presenta un profilo relativamente costante nel corso dell'anno, la richiesta di metano, dettata dalle condizioni climatiche e guidata in particolare dalle esigenze del mercato residenziale per il riscaldamento, ha un forte incremento nella stagione invernale.
Il servizio di stoccaggio, regolamentato da un apposito “codice” che ne definisce tempi e modalità di accesso, consente quindi alle imprese fornitrici, attingendo ai volumi preventivamente immagazzinati nei giacimenti, di modulare la propria offerta di gas, adeguandola in modo ottimizzato alle richieste mutevoli del mercato e delle utenze.
Il ciclo annuale di stoccaggio si realizza quindi attraverso due fasi operative distinte: la fase di iniezione del gas nel giacimento, che avviene nel periodo primaverile-estivo (tra il 1° aprile e il 31 ottobre), e la successiva fase di erogazione autunnale-invernale (dal 1° novembre al 31 marzo dell’anno seguente).
Data la forte dipendenza del nostro Paese dalle importazioni di gas, l’attività di stoccaggio riveste un’importanza fondamentale anche dal punto di vista della sicurezza energetica dell'Italia.
Il ruolo degli stoccaggi
ApprofondisciDomande e risposte
ApprofondisciAttività e infrastrutture Snam
Approfondisci01 settembre 2020 - 11:41 CEST